GINNASTICA MUSICALE A 4 BACCHETTE PER TASTIERE

Ogni esecutore è diverso dall'altro e, di conseguenza, reagisce in modo differente all'impegno tecnico. Eseguire un esercizio per un numero prestabilito di volte o di minuti, vuol dire non tener conto dei diversi modi di progredire di ognuno.

La tecnica è solo un mezzo (e non uno scopo) per cui, ad ogni esercitazione dovrebbe seguire l'applicazione pratica. In caso contrario si rischia di dedicare ore ed ore ad esercizi che non troveranno mai riferimenti nella pratica musicale.

Per chiarire meglio questi concetti è necessario fare un balzo tecnico in avanti e parlare dei cosiddetti “esercizi per le flessioni (o torsioni) dei polsi, braccia e quant'altro”.

Lo scopo di questi esercizi è di preparare le articolazioni ai "fastidiosi" e disagevoli movimenti a quattro bacchette, per eseguire alcuni "passi", o accordi, in posizione stretta e larga. Si tratta di spostamenti, anche repentini, nei quali soprattutto i polsi e gli avambracci si devono avvicinare, fino a toccarsi, e allontanare per ottenere la posizione più vantaggiosa possibile.

Come per i noti rudimenti dedicati al tamburo, anche per le tastiere abbondano esercizi basati su una sola formula ritmica, costituita da una o due misure, da ripetere all'infinito senza alcun controllo ritmico.

A differenza del tamburo, però, con le tastiere si rischia di non trovare mai applicazioni concrete neanche dell'unica formula studiata.

Per cercare di eliminare quelli che consideriamo lati negativi degli esercizi "a memoria", basati su una sola misura, abbiamo elaborato alcune sequenze da "leggere" (pp. 197-222 metodo “La Marimba”). Tali sequenze, di cui vi proponiamo solo la prima, per ragioni di copyright, si sviluppano prima su accordi fissi e poi su arpeggi degli stessi accordi, in modo da ripetere le aperture e le chiusure in condizioni diverse.

Nulla di trascendentale, dunque, ma solo un modo più "musicale" di interpretare la tecnica.

Trattandosi di un training quotidiano, Il piano di studio va sviluppato in varie fasi anche per coloro che sono già in possesso di una buona tecnica.
Ogni esercizio va preparato molto lentamente, anche quando si è in grado di eseguirlo velocemente. La fretta, si sa, è sempre nemica della perfezione.

L’evoluzione tecnica di tutti gli esercizi prevede:

a) studio sistematico di nove sequenze, alcune delle quali derivate dal tamburo, che eseguite sulla tastiera, con le opportune diteggiature, sviluppano la velocità anche con le posizioni meno agevoli, la sensibilità del tocco alle varie gradazioni dinamiche, e il senso ritmico;

b) note ribattute a bacchette alternate e scale con arpeggi sulla tonica (nuova formula che permette uno studio misto);

c) esercizi di articolazione per i vari tipi di tremolo e i trilli;

d) scale ad intervalli misti per l'apertura e la chiusura delle bacchette;

e) esercizi di agilità e toccate per mantenere e migliorare la tecnica di base.