TECNICA DEGLI SMORZAMENTI

Per dare alle note il loro giusto valore, e per non alterare con suoni estranei le armonie degli altri strumenti, è necessario imparare a fermare le vibrazioni delle pelli.
Ci sono casi, però, nei quali la risonanza arricchisce il suono e non disturba. In queste situazioni non ci sono regole fisse e solo chi suona può decidere se è meglio smorzare le vibrazioni o no.

Il sistema più diffuso, per fermare le vibrazioni sui timpani, è quello di tenere la bacchetta con pollice ed indice, fermando la pelle con le altre tre dita (fig.1). Questo metodo, però, potrebbe anche rivelarsi insufficiente, quando c’è una grande risonanza, perché con solo tre dita non si riesce a pressare una superficie sufficiente con la forza adeguata. Se poi si usa l’impugnatura verticale (con la quale per pressare in modo soddisfacente è necessario girare continuamente il polso) bisogna essere ancora più esperti per non lasciare risuonare oltre il dovuto gli strumenti.
Per questo motivo, se si vogliono fermare le vibrazioni con maggiore facilità, conviene usare l'impugnatura con il palmo orizzontale o almeno una presa intermedia.
Tenendo il palmo verso il pavimento, si possono anche fermare le pelli di due timpani contemporaneamente (fig.2 e 3), perché basta aprire le dita per essere già in posizione.
Con l’impugnatura verticale, invece, dopo aver percosso bisogna girare il polso per acquisire la posizione piatta: quindi, un movimento in più che comporta una maggiore difficoltà di esecuzione.
In ogni caso, per fermare le vibrazioni in modo “professionale”, è necessario acquisire una grande sensibilità di tocco con esercizi lineari e graduali. Si tratta di imparare a pressare con decisione o ad accarezzare la pelle, a seconda delle necessità.
Nel metodo “Timpani” c’è un’intera sezione dedicata agli esercizi per gli smorzamenti completata da studi per l’applicazione della tecnica studiata (pp. 33 - 38 e 51-53).
Fig. 1
Fig. 2
Fig. 3